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Inquinamento alle stelle ed inerzia totale
Edo Melzi


un giorno senza

Che Monza fosse la città più inquinata della Lombardia in molti l'avevano intuito osservando con sgomento il traffico perennemente fuori controllo e l'inarrestabile avanzata del cemento. Ora è arrivata la conferma ed un dato non contestabile: 77 microgrammi di polvere sottili al metro cubo ed un inquinamento atmosferico alle stelle da quaranta giorni. Informazioni che ci arrivano da un articolo di MBnews del 19 febbraio.
Poco tempo fa, commentando i dati provenienti da una classifica redatta da euromobility che piazzava Monza agli ultimi posti per traffico ed inquinamento, l'assessore alla viabilità Romeo minimizzava il problema e sosteneva che la città, in fondo, non era messa così male. Poi rincarava ulteriormente la dose parlando di dati “farlocchi”.
In Italia c'è purtroppo la pessima abitudine di contestare dati scientifici quando non rispecchiano i propri gusti personali.
Quelli che Romeo definisce dati “farlocchi” sono la triste realtà.
Un'amministrazione seria farebbe tutto quello che è in suo potere per difendere le aree verdi residue, che sono l'antidoto più efficace per combattere gli inquinanti ed estenderebbe ulteriormente la rete di piste ciclabili.
Collaborerebbe con le opposizioni e con le associazioni ambientaliste per ridurre il traffico veicolare e rafforzerebbe le tutele per il Parco e per la Cascinazza, i due “bastioni verdi” della città.
Che cosa fa invece? Esattamente il contrario. Si progettano incomprensibili varianti al PGT che, se realizzate, cancellerebbero le aree libere rimaste.
Non è difficile comprendere che l'avanzata del cemento porta inevitabilmente più traffico e più inquinamento, oltre al progressivo precipitare della qualità della vita.
Tutti lo capirebbero tranne gli ineffabili amministratori monzesi a cui occorrerebbe un bagno di umiltà ed un corso di aggiornamento intensivo in ecologia urbana.
Con obbligo di frequenza.

Edo Melzi


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  20 febbraio 2010